Le Pubbliche Amministrazioni rientrano all’interno dei cosiddetti “soggetti erogatori” individuati dalla legge n.4/2004. Secondo quanto stabilito da quest’ultima, i suddetti soggetti hanno l’obbligo di garantire un accesso universale ai propri servizi informatici e telematici, quindi ai propri siti web.
Cosa si intende per accessibilità? Quali sono i requisiti richiesti? Qual è il procedimento corretto per rendere un sito accessibile? Procediamo per gradi.
Cosa si intende per accessibilità?
I soggetti erogatori devono rendere i propri siti web accessibili ed usabili. Cosa si intende con questa espressione?
Secondo le norme AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale, un sito è accessibile quando è in grado di fornire informazioni fruibili da parte di tutti gli utenti, compresi coloro che si trovano in situazioni di limitazioni fisiche, tecnologiche o ambientali, senza discriminazioni.
Procedendo con l’analisi di quanto stabilito dalle norme AgID, i requisiti che i siti web della Pubblica Amministrazione devono rispettare per essere accessibili sono quattro. Ogni sito deve essere:
- Percepibile
- Utilizzabile
- Comprensibile
- Robusto
Come rendere accessibili i siti web della Pubblica Amministrazione?
Dopo aver compreso cosa significa accessibilità, è necessario seguire le linee guida per capire come è possibile rendere accessibile un sito della Pubblica Amministrazione a norma AgID. Il procedimento corretto è composto da 3 step che vedremo in successione.
1. Effettuare una verifica tecnica
Il primo passo da realizzare è quello della verifica tecnica. Cosa si intende con questa espressione? Si tratta della verifica di accessibilità dal lato di pagine web, software incorporati nel sito, applicazioni mobili, ecc.
Come si svolge questa verifica? Può essere effettuata con tools o app che la stessa AgID consiglia di utilizzare nelle linee guida come, ad esempio, Web Developer Toolbar.
2. Pubblicare una dichiarazione di accessibilità
Il secondo step per rendere accessibile un sito della Pubblica Amministrazione è la dichiarazione di accessibilità.
Il responsabile della transizione digitale nominato dalla Pubblica Amministrazione titolare del sito web deve compilare e pubblicare una dichiarazione di accessibilità mediante procedura online. Per poterlo fare, è necessario utilizzare il form online che si trova sullo stesso sito AgID.
Quali elementi sono necessari per compilare la dichiarazione? In alternativa:
- Autovalutazione del soggetto erogatore riguardo i requisiti tecnici di accessibilità;
- Valutazione rilasciata da terzi;
- Valutazione compilata tramite “Modello di autovalutazione” fornito dall’AgID.
Cosa accade dopo aver fatto questo? Successivamente al deposito della dichiarazione realizzata tramite il form, si ottiene un link da esporre con la dicitura “dichiarazione di accessibilità” nel footer del sito web della Pubblica Amministrazione.
Se si tratta di un’applicazione mobile, questo link deve essere inserito nella sezione riguardante le informazioni generali.
Cosa accade se non ci si adegua ai requisiti tecnici e non si compila la dichiarazione? Si incorre in un inadempimento normativo ex art.9 della legge n.4/2004 e si ravvede responsabilità prima di tutto dirigenziale e disciplinare, oltre che civile e penale.
3. Predisporre un meccanismo di feedback
L’ultimo adempimento che deve rispettare un sito web della Pubblica Amministrazione per essere considerato accessibile è la predisposizione di un meccanismo di feedback per consentire ai cittadini di inviare una segnalazione.
Se non ci si è ancora adeguati a questo ultimo step, è necessario farlo entro il termine di 30 giorni.
Cosa accade se i requisiti sono troppo onerosi?
Possono verificarsi dei casi nei quali gli adempimenti richiesti a norma AgID si rivelino sproporzionati rispetto alla tipologia di sito web che la Pubblica Amministrazione intende aprire. Nello specifico, si può verificare uno di questi casi:
- Eccessivo onere organizzativo;
- Eccessivo onere finanziario;
- Rischio di pregiudicare la capacità dei soggetti erogatori di adempimento allo scopo fissato;
- Rischio di pregiudicare la capacità dei soggetti erogatori di pubblicare le informazioni necessarie o pertinenti per i propri compiti o servizi.
In questo caso, è necessario valutare caso per caso se vi siano necessità ed obbligo di adempimento, prevedendo alternative accessibili e le motivazioni che giustifichino l’inaccessibilità del sito web.
Per ogni altro chiarimento riguardo alla tematica in esame, il nostro team di professionisti è a totale disposizione.