L’influencer marketing
Esistono diversi modi per pubblicizzare un prodotto/servizio o per far conoscere un Brand (marchio): perseguire questo scopo è uno degli obiettivi del marketing.
Fra gli strumenti tradizionali del marketing quasi tutti conoscono l’utilizzo delle spot in televisione, i volantini pubblicitari nella cassetta delle lettere, gli annunci in radio, gli spazi per le affissioni di cartelloni, le locandine, ecc.
Oltre agli strumenti tradizionali, un’azienda può avvalersi di persone che dispongono di canali online, seguiti da un gruppo di popolazione in “target” ovvero potenzialmente interessata ai prodotti di quel brand.
Il punto fondamentale che rende importante questa figura, è la relazione con i follower, la fiducia che ripongono in lei e la sua capacità di influenzare le loro scelte di acquisto.
Come tutelare lo sponsor e l’influencer
Nel corso degli anni ho approfondito una significativa esperienza relativa ai contratti di influencer marketing, spesso richiesti dalle Agenzie nel ruolo di collettrici tra Brand e influencer.
Questi contratti presentano alcune complessità: la sponsorizzazione nel mondo del web, infatti, ha più difficoltà rispetto a quella tradizionale, nello stabilire con precisione le azioni “social” che il Brand Ambassador effettuerà sui suoi canali.
Le domande più comuni sono:
- è necessario stabilire il numero esatto di contenuti (post e storie) nel contratto?
- bisogna indicare un limite temporale per la collaborazione?
In questa pagina troverai risposta a queste e ad altre domande sul In questa pagina troverai risposta a queste e ad altre domande sul contratto di influencer marketing.
Cos’è un contratto di influencer marketing?
Si tratta di un accordo attraverso il quale l'azienda sponsor (o l’Agenzia di marketing che la rappresenta) si impegna a retribuire economicamente e/o a fornire beni/ servizi a un influencer, in cambio della visibilità attraverso i canali social di quest’ultimo.
In pratica, l’influencer si impegna a promuovere il Brand dello sponsor e i suoi prodotti, al fine di incrementarne la conoscenza e le vendite all’interno della sua cerchia di follower.
Chi può stipulare un contratto per Brand Ambassador?
Si tratta di un accordo attraverso il quale l'azienda sponsor (o l’Agenzia di marketing che la rappresenta) si impegna a retribuire economicamente e/o a fornire beni/ servizi a un influencer, in cambio della visibilità attraverso i canali social di quest’ultimo.
I soggetti del contratto sono:
- l’Azienda sponsor o la sua Agenzia di marketing
- l’influencer
Chiariamo la differenza fra influencer e Brand Ambassador.
Influencer
L’influencer è un soggetto che utilizza i social per comunicare e, grazie alla sua visibilità e alla sua credibilità, è in grado di influenzare i comportamenti di acquisto di chi lo segue (follower).
È importante notare come alcuni influencer abbiano follower “in target” con i prodotti o servizi venduti da alcune aziende; queste ultime guadagnano non solo visibilità, attraverso la promozione dei loro prodotti sui canali degli influencer, ma, più importante, sanno di arrivare in maniera mirata al pubblico interessato.
Brand Ambassador
Un Brand Ambassador è il portavoce della marca ovvero un influencer legato all’azienda attraverso un contratto per promuovere il Brand, i suoi prodotti e aumentarne le vendite.
Per diventare Brand Ambassador, generalmente, è necessario possedere riconosciute capacità riguardo l’ambito trattato dall’azienda.
Per esempio, un’esperta di cucina, sarà facilmente ascoltata quando suggerirà prodotti per preparare ricette e il suo pubblico sarà perfettamente in target con quei prodotti.
Possono diventare Brand Ambassador anche soggetti che, nonostante non siano esperti di quei prodotti o servizi, godono di un’elevata notorietà, tale da influenzare trasversalmente le scelte dei loro fan.
Un esempio sono i giocatori di calcio professionisti o le presentatrici.
Più i soggetti sono considerati veri e propri punti di riferimento all’interno di reti sociali affini al Brand, più il loro ruolo assume rilevanza in termini di visibilità e vendite.
La presenza costante dei Brand Ambassador sui social media, la loro credibilità agli occhi della community e la relazione con i follower, rende più facile fidarsi del prodotto sponsorizzato.
Brand Ambassador e identità di marca
Tutto ciò contribuisce, inoltre, a creare un’identità di marca positiva per mezzo del trasferimento al prodotto delle caratteristiche positive dell’influencer.
Per esempio: se l’influencer è noto per la sua eleganza e per la sua cordialità, al prodotto saranno attribuiti valori simili.
Questo processo di identità di marca, viene accelerato molto dall’utilizzo di un Brand Ambassador e permette all’azienda di veicolare il messaggio a un pubblico profilato.
Le attività descritte, senza l’utilizzo dell’influencer, comporterebbero un investimento molto alto in termini di tempo e denaro.
Quali sono gli elementi necessari in questo tipo di contratto?
Prima di leggere la risposta a questa domanda, è bene che tu sappia che ogni contratto va personalizzato per esercitare pienamente la sua azione di tutela nei confronti delle parti. Diversamente, sarebbe come prendere un contratto di compravendita immobiliare e pensare di poterlo utilizzare per tutte le vendite.
Qui di seguito, in linea di principio, sono elencati i punti principali del contratto di influencer marketing:
- la definizione accurata delle modalità di sponsorizzazione:
- canali social utilizzati
- tipologia di contenuti (post, stories, video ecc)
- caratteristiche dei contenuti (lunghezza video, foto utilizzate, altri dettagli)
- frequenza di pubblicazione
- utilizzo di hashtag pubblicitari
- la definizione del corrispettivo dovuto all’influencer, sia in termini di beni/servizi offerti dal Brand, sia in termini di denaro
- i dettagli riguardanti il contesto in cui avverrà la sponsorizzazione
- clausole risolutive
- patto di non concorrenza
Esempi pratici
Per rendere tutto ancora più chiaro, facciamo alcuni esempi.
Un’azienda può richiedere a un blogger di pubblicare contenuti in maniera continuativa sui suoi canali per dimostrare il valore di un prodotto e convincere i suoi follower ad acquistarlo.
Un’agenzia di marketing può ingaggiare un influencer per la pubblicazione di 4 post in un determinato periodo, per dare visibilità al brand di un loro cliente.
Un’azienda di tecnologia può richiedere a un influencer nel campo informatico, di mostrare il funzionamento di un loro prodotto affinché i suoi follower ne comprendano i vantaggi e lo acquistino.
Un elemento di importanza rilevante del contratto di influencer marketing è quello che permette di stabilire una sponsorizzazione esclusiva.
Questo è fondamentale per assicurarsi che l'influencer non accetti collaborazioni con altri Brand concorrenti.
Le domande frequenti sul contratto di Brand Ambassador.
Come si stabilisce il compenso dell’influencer?
Le forme e le modalità di pagamento vengono concordate con le aziende.
I fattori in base ai quali si calcola il valore del contratto sono:
- la portata in termini di visibilità;
- l’engagement previsto in termini di click sui link sponsorizzati e di acquisto;
- la quantità di post prodotti e la loro complessità (per es. editing video - fotografico);
- la notorietà dell’influencer.
Tra le opzioni di pagamento più comuni ci sono:
- scambio di prodotti e servizi;
- compenso economico;
- commissioni sulle vendite.
È necessario segnare il numero di post e stories all’interno del contratto?
Non è obbligatorio, ma è preferibile. Più precisi saranno i termini dell’accordo, meno possibilità ci saranno di eventuali contestazioni.
Come agire in caso di danno all’immagine del Brand Ambassador?
In sede di negoziazione contrattuale, è possibile inserire particolari clausole risolutive espresse e clausole penali attinenti alla condotta dell’influencer.
Tali clausole entrano in gioco in caso di condanne penali, uso di sostanze stupefacenti, e, nel caso di sportivi, violazioni della normativa anti-doping, illeciti, provvedimenti di sospensione o inibizione, frode sportiva ecc.
Questi comportamenti sono ritenuti lesivi dell’immagine dello sponsor.
Oltrettutto, in caso di danno all’immagine dello sponsor, sarà possibile rivalersi sul Brand Ambassador per i danni subiti, con il supporto di un legale.
Il caso immaginario di Spadavinta
Il Brand Ambassador Spadavinta è un campione di scherma che sponsorizza i cerotti antitaglio prodotti dall’azienda Cerottino Spa.
Un controllo antidoping, fa emergere un’irregolarità nella condotta sportiva di Spadavinta il quale viene investito da un giudizio mediatico negativo.
L’irregolarità gli preclude la partecipazione alle Olimpiadi.
L’immagine dell’atleta Spadavinta non corrisponde più all’immagine per cui la Cerottino Spa ha chiesto la sponsorizzazione: l’azienda non vuole essere associata ai valori negativi attualmente riconosciuti all’influencer.
L’Azienda avrà quindi il diritto di recedere dal contratto.
E se Spadavinta sostenesse che i cerotti sono di pessima qualità al momento del recesso?
Lo sponsor potrebbe rivalersi contro Spadavinta per danni all’immagine.
Conclusioni
Come avrai capito leggendo questo articolo, il contratto di influencer marketing presenta numerosi elementi di complessità, soprattutto perché è considerato un contratto atipico, ovvero non disciplinato nello specifico dal nostro codice civile.
È importante che tutti gli aspetti del rapporto siano disciplinati nel dettaglio, per individuare immediatamente i diritti e gli obblighi delle controparti.
Non lasciare spazio a dubbi interpretativi è la migliore tutela per entrambe le parti.
In virtù dell’esperienza maturata dal mio studio assistendo molti clienti nella redazione di questa specifica tipologia di contratto, siamo a disposizione per assisterti.
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