Vediamo insieme come funziona la registrazione del copyright. Prendendo qualche esempio pratico, possiamo entrare nel merito di molti casi da studio. Se hai intenzione di proteggere la tua opera originale e non sai come, perciò ti chiedi come registrare il copyright sulla tua opera per proteggerlo.
Hai creato magari una grafica oppure un contenuto informativo per la tua azienda che vuoi proteggere? Hai scritto una sceneggiatura e vuoi essere riconosciuto come vero autore dell’opera? Ti spiego qui in questo articolo in maniera dettagliata quello che devi conoscere.
Come si registra un copyright
Se sei un artista hai sicuramente posto l’attenzione su questo aspetto: come si registra un copyright. Ci sono poi tre viatici che si possono seguire per svolgere tutto in maniera corretta. Vediamo come: innanzitutto il primo passaggio da fare nel seguire questo processo è effettuare la procedura presso il Registro pubblico generale delle opere protette tenuto presso la direzione generale Biblioteche e istituti culturali (MIBAC).
Altro passo è quello che vede coinvolta la SIAE. Mediante i propri registri online si puo’ ottenere il certificato per depositare online la propria opera. Un database sul web del tutto certificato che garantiscono il “sigillo di copyright” sulla vostra opera. Una sorta di garanzia futura che permette di garantirne l’originalità e dunque l’esclusività di utilizzo successivamente, come vi ho raccontato dettagliatamente nell’altro articolo sul copyright.
La terza via è quella che riguarda l’uso dei registri online. Questi danno diritto ad avere il certificato deposito copyright che dimostra l’anteriorità della proprietà intellettuale. Voglio però fare chiarezza con voi su ogni aspetto per cui ci tengo a sottolineare che se l’opera depositata non ha i requisiti per godere del diritto d’autore, il deposito non fa sorgere tale diritto.
Dopo quanto tempo dalla registrazione è attivo il copyright
Una volta intrapresa una di queste strade che vi ho suggerito non c’è molto da attendere. Una volta effettuata la pratica infatti la protezione del copyright avviene in maniera automatica.
Tutto ciò che riguarda opere di ogni genere (musicali, di testo oppure video) vedono l’attuarsi istantaneo del diritto d’autore nel momento stesso della creazione dell’opera stessa.
L’importante è sempre dimostrare l’anteriorità delle vostre opere e dunque il deposito del copyright è l’”arma” necessaria che dovete mettere in atto. In questa maniera avviene l’ufficialità del diritto che si detiene sull’opera (diritto sia morale che patrimoniale).
Quanto costa la registrazione del copyright
In quest’ultimo paragrafo affrontiamo il discorso economico, ossia quanto costa la registrazione del copyright. La bella notizia riguardo a questo è che è completamente gratuito visto e considerato che rientra nei “diritti innati”.
Da questo discorso però bisogna escludere i costi delle commissioni di chi attua la registrazione, che non sono molti. Se ad esempio decidi di affidarti a noi di Polimeni.legal sappi che il costo non è elevato e al tempo stesso puoi svincolarti facilmente da tutte quelle annose beghe burocratiche.
Invece registrare copyright ha costi variabili in funzione dell’opera creativa che si vuole tutelare. Se hai intenzione di registrare una canzone devi comprendere anche la registrazione di musica e spartiti. Se invece la tua attenzione si focalizza solo su un libro devi considerare anche la registrazione di copertina e titolo. Si attuano delle procedure diverse per ogni aspetto e non tutto insieme.
FAQ
Quanto vale un copyright?
La durata dei diritti d'autore che spettano a chi ha realizzato un'opera letteraria, fotografica, musicale, artistica ed entro cui possono essere fatti valere i diritti patrimoniali è di 70 anni dalla morte dell'autore.
Come funziona il copyright?
Chi crea un'opera diventa automaticamente il suo autore e quindi può opporsi in via legale a qualsiasi modifica o uso improprio della sua opera. Si tratta di diritti non cedibili.
Chi assegna il copyright?
Il copyright è materia governativa. Lo stesso Governo dispone di un apposito ufficio nazionale. Da non fare confusione invece con l’Ufficio di Proprietà Intellettuale dello Stato.